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Sticciano

Sticciano alto, in contrapposizione a Sticciano Scalo sorto alle pendici del monte, è un borgo medievale di notevole valore, con una splendida chiesa del XII secolo intitolata alla SS. Concezione e più nota come Pieve di S. Mustiola. Questo piccolo borgo si trova in provincia di Grosseto, nel comune di Roccastrada. Situato sulle pendici settentrionali del Monte Leoni, dal paese si gode di una straordinaria vista che consente di dominare tutta la pianura attraversata dai torrenti Rigo, Bai e Asina. Lo si raggiunge da un’unica strada che si dirama dalla S.S. 73 nel tratto che da Montepescali porta a Roccastrada. Il paese ha subito un forte spopolamento ed Ormai è ridotto a qualche decina di abitanti. 

Storia:

Di Sticciano si hanno tracce fin da prima del Mille; infatti, lo si nomina come possesso della famiglia Aldobrandeschi in atti del 996. La potente casata vi dominava con la famiglia Ranieri, Conti di Sticciano e Torniella. Questi spesso erano in lite con Siena, a cui fecero il loro primo atto di sottomissione solo nel 1251 con Ranieri da Cappucciano, affiliatosi alla parte ghibellina. Dopo varie ribellioni e sottomissioni dei da Cappucciano, Siena conquistò definitivamente il borgo, la vicina Montemassi e il contado nel 1328. Nel 1438, probabilmente per lo spopolamento del castello, il governo senese annullò gran parte dei privilegi giurisdizionali di cui il borgo godeva. Nel 1461 il feudo passa dal Conte Bindo Sticciani ai Piccolomini, ai quali i Medici confermano la signoria, facendo di Sticciano un centro del reinfeudamento granducale. 

Da vedere:

La chiesa romanica di Sticciano, intitolata alla SS. Concezione, più nota come pieve di S. Mustiola, è l’unica tra le chiese castellane del territorio che conserva ancora il suo aspetto medievale. Ha una planimetria a navata unica rettangolare con abside semicircolare, il campanile rettangolare a forma di torre inserito dentro la chiesa, il coronamento dell’abside è ad archetti ciechi pensili poggiati su mensole, di architettura romanico-lombarda. Il portale principale è raggiungibile da una doppia scala in pietra. Presenta un architrave decorata da due croci romaniche e simbologie riconducibili ai templari; quello laterale ha una decorazione a palmette con foglie incrociate sulla cornice dell’arco di volta e risulta curiosamente sopraelevato rispetto al suolo. All’estremità nord del paese si trova il palazzo padronale dei Piccolomini, a forma di padiglione seicentesco.
I visitatori alla ricerca del paesaggio della Maremma troveranno qui interessanti scorci pittoreschi sui boschi e sulla sottostante pianura e un borgo ancora intatto, che non è sceso a compromessi con la modernità.

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