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San Piero a Grado
La storia: La basilica di San Piero a Grado sorge vicino all’Arno, a sud ovest di Pisa, in un luogo dove doveva trovarsi un approdo situato proprio nei pressi della foce del fiume (come indicato dalla denominazione “a Grado”, da gradus = scalo). E’ una chiesa ricca di valori artistici e di eventi storici e leggendari che ne punteggiano la storia bi millenaria. E’ costruita in bozze di tufo marino associato a calcare locale e a mattoni romani di reimpiego, a creare un effetto di bicromia. La caratteristica che rende questa chiesa quasi unica nel panorama architettonico è che non ha una facciata! Da un lato l’edificio si conclude con tre absidi tipiche in stile romanico; sul lato opposto il tempio termina con una grande abside. Questa basilica nel corso dei secoli è stata riedificata più volte alterandone la struttura originaria; i rifacimenti duecenteschi gli hanno conferito l’aspetto che oggi possiamo vedere, ma nessuno è stato ancora in grado di spiegare perché fu scelta la soluzione delle absidi contrapposte. I maggiori storici dell’arte, tra cui il Sanpaolesi, hanno dibattuto di questo enigma senza giungere a conclusioni.
All’interno si accede attraverso una porticina situata sul fianco settentrionale. Nella navata centrale si trova una loggetta cinquecentesca, al centro della quale si conserva una mezza colonna di granito di epoca romana. Tra le tante particolarità va citata la presenza di un ciclo di affreschi attribuiti a Deodato Orlandi; una parte di essi, quelli delle pareti della navata centrale, ci mostra la più completa serie di ritratti di pontefici tuttora esistente, dopo la perdita di quelli di San Pietro e di San Paolo a Roma. Del campanile oggi resta solo il basamento quadrato. Fotografie dell’anteguerra mostrano un campanile duecentesco a quattro piani: purtroppo nel corso della Seconda Guerra Mondiale venne distrutto dalle truppe tedesche in ritirata.
La Leggenda:
Fin dal Medioevo la chiesa era luogo di visita di molti pellegrini attratti dalla notizia agiografica, e mai comprovata, che indica in questo luogo, situato vicino alla bocca d’Arno, il punto in cui l’apostolo Pietro, nel 42-44 d.C. sarebbe sbarcato in Italia proveniente dalla Palestina. L’approdo fu causato da una terribile tempesta che costrinse la barca sulla quale viaggiava il Santo a prender terra là dove l’Arno sfociava in epoca romana. La tradizione vuole che in quel punto San Pietro eresse un primo altare, poi veneratissimo. L’antichità del luogo di culto è stata comprovata dal ritrovamento di un primitivo sacello, emerso durante gli scavi effettuati all’interno della basilica a partire dall’inizio del secolo. A sostegno del fondo di verità nella legenda c’è anche un documento in Vaticano che recita …”de conservationibus Altareis, circa medis, B. Petrus … primum Altare lapideum In Italiam erexit statim cum transfetavit circa littora Pisanorum hodie dicitur ecclesia S.ti petri ad gradus qua ecclesia postea consacravit Papa Clemens Primus”.
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