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Isola del Giglio

[supsystic-gallery id=’15’] L’Isola del Giglio è in provincia di Grosseto, dista circa 23 Km dalla costa. E’ facilmente raggiungibile con il traghetto da Porto Santo Stefano; ha una superficie di 21 Km quadrati. Deve il suo nome alla latinizzazione del vocabolo greco Capra ovvero Aegilium: Isola delle Capre. Sull’isola sono presenti tre centri abitati: Giglio Porto, Giglio Castello e Campese. Tra falesie, graniti, macchia mediterranea e stupendi panorami sull’arcipelago toscano, una visita al Giglio consente di vivere in uno spazio ristretto di tutte le emozioni dell’Arcipelago Toscano.

La storia del Giglio vede la presenza umana sin dall’età della pietra, ma con scarse presenze. Anche gli Etruschi vi si stabiliscono in modo sporadico. Ma è con i Romani che il Giglio visse uno dei momenti di maggior splendore: la famiglia dei Domizi Enobarbi, vi costruirono una monumentale villa patrizia sita in loc.Castellari. Nell’805 Carlo Magno donò l’Isola all’Abbazia delle Tre Fontane, ma dopo varie vicende essa passò agli Aldobrandeschi, ai Pannocchieschi, ai Gaetani, agli Orsini e al Comune di Perugia. Nel 1241 nelle acque gigliesi, la flotta di Federico II distrusse quella genovese che portava a Roma i prelati per il Concilio convocato da Gregorio IX contro lo stesso Imperatore. Dal 1264 l’Isola fu tenuta dai Pisani, ai quali si deve la struttura urbanistica di Giglio Castello. Nei secoli successivi, l’Isola subì numerose dominazioni compresa quella dei Medici di Firenze dagli inizi del XV secolo. Purtroppo in quel periodo, l’Isola subì numerose scorribande saracene, una delle più disastrose ad opera del Pirata Khair ad-Din detto il Barbarossa. Il 18 novembre 1799 segna la fine delle incursioni barbaresche nonché l’eroica vittoria dei Gigliesi contro i “Turchi”.
L’isola si ripopola definitivamente con la ripresa dell’attività agricola e mineraria, attività, entrambe, già in auge ai tempi dei Romani (molte colonne dell’antica Roma, e di alcune basiliche italiane sono in granito del Giglio).

Sull’isola esistono numerosi percorsi nella macchia mediterranea per gli appassionati della natura e per gli amanti del bird-watching.
Il centro storico di Giglio Castello eretto dai Pisani nel XII sec. permette di osservare le mura pisane con tre torri circolari e sette rettangolari, la rocca aldobrandesca, e la chiesa parrocchiale che ospita una venerata reliquia di San Mamiliano. A Campese si trova l’omonima torre medicea che con il faraglione, incornicia una splendida baia sabbiosa dalla quale si ammirano bellissimi tramonti.

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