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Caprigliola, il rifugio dei vescovi
La lunigiana è terra di confine, suddivisa tra Liguria e Toscana e Caprigliola (MS) caratteristico borgo nel comune di Aulla, si trova proprio a cavallo tra le due regioni. si trova in Toscana, ma la via piu comoda per raggiungerla passa da Sarzana, che è in Liguria. si trova su una ripida collina a destra della S.P 62 che costeggia il fiume Magra. Visto dalla valle, spicca su tutto l’abitato una imponente torre cilindrica che fa somigliare il profilo del borgo a quello di una nave. La similitudine diventa evidente quando, mese di settembre, il paese viene illuminato a festa.
Le origini di Caprigliola non hanno una datazione precisa. gli storici fanno risalire il primo insediamento al secolo X, epoca nella quale il casato degli Oberetenghi incastello’ molti borghi della valle. Il borgo era posto a controllo della Via Francigena esercitando dogana presso una località a valle, Bettolla, come riportato nel codice Pelavicino nel quale si trovano anche le tariffe esercitate. Di questi anni ci restano le memorie di alcuni pellegrini che si trovavano a passare da questo importante snodo viario, nel loro percorso dal nord’europa verso Roma, come quella del 1154 di Nikulas di Muntkathvera, abate islandese in viaggio verso Roma. Nel medioevo fu dominio dei vescovi-conti di Luni, come ci ricorda un editto del 1185 a firma di Federico Barbarossa. I vescovi lo usavano come rifugio in caso di pericolo vista la posizione molto arroccata e ben difendibile. Il burrascoso periodo medioevale vede passare Caprigliola ai lucchesi, all’onnipresente Castruccio Castracani, per finire poi nel 1404 sotto il dominio di Firenze sotto il quale è rimasto fino all’unità d’italia. A partire dal 1558, secondo criteri d’avanguardia che consentivano di far fronte ai nuovi progressi in campo militare, Cosimo I dei Medici fede fortificare Caprigliola con una cinta muraria.
Oggi la struttura del paese si presenta ben conservata. Sono ben visibili le poderose mura medicee che racchiudono interamente l’abitato, costituito da stradine e scale che convergono verso l’alto. Alla sommità del paese ecco svettare la torre cilindrica, da secoli riadattata a campanile. Nella piazza c’è anche la chiesa nuova, dedicata a San Niccolò, di epoca settecentesca, costruita utilizzando elementi della vecchia chiesa rovinata. All’interno vi è un’immagine del santo, datata 1740, che lo rappresenta nelle vesti di vescovo con ai piedi un barile di fanciulli che lo implorano, in ricordo di una leggenda. A poca distanza possiamo scorgere i resti del cassero medioevale, di forma rettangolare. A poca distanza da Caprigliola si trova il Santuario della Madonna degli Angeli, erede del medievale ospedale di Arforara, uno dei più importanti sulla Via Francigena.
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