Nel secondo dopoguerra le case erano già ridotte al numero odierno con circa cento abitanti suddivisi in dodici famiglie. Il paese conserva ancora oggi la chiesa, intitolata a San Lorenzo Martire, la casa caononica, tre forni per il pane ed una cisterna alimentata ad acqua piovana. Con la riforma agraria dell’Ente Maremma, negli anni ’50, la fattoria di Gello viene separata dai terreni circostanti, riassegnati alle famiglie locali. Cessata la produttività agricola Gello viene rapidamente abbandonato divenendo di fatto un paese fantasma anche se oggi, con il crescente interesse per l’agriturismo, e’ possibile alloggiare nelle case ristrutturate del borgo.

Nel secondo dopoguerra le case erano già ridotte al numero odierno con circa cento abitanti suddivisi in dodici famiglie. Il paese conserva ancora oggi la chiesa, intitolata a San Lorenzo Martire, la casa caononica, tre forni per il pane ed una cisterna alimentata ad acqua piovana. Con la riforma agraria dell’Ente Maremma, negli anni ’50, la fattoria di Gello viene separata dai terreni circostanti, riassegnati alle famiglie locali. Cessata la produttività agricola Gello viene rapidamente abbandonato divenendo di fatto un paese fantasma anche se oggi, con il crescente interesse per l’agriturismo, e’ possibile alloggiare nelle case ristrutturate del borgo.